Pensandoci bene, la fotografia mi è sempre piaciuta… prima ancora di averne la consapevolezza! Ero sempre io quello che si portava dietro la Kodak compatta di mia madre (o la videocamera di mio padre), quando c’era un’uscita di gruppo, una gita scolastica (memorabile quella dell’ultimo anno di ragioneria a Praga!), o una “serata sfascio” (come quella dell’8 marzo di tanti anni fa, passata tra soli uomini a Fabro nella casa di campagna di Mirko, assieme a quello che chiamammo “il bambino”: un fusto di birra con tanto di rubinetto che venne svuotato nel corso della serata!).
La mia prima reflex: una Kiev tutta manuale, regalatami da Patrizia. Senza quella breve vacanza in Val d’Aosta, e senza quel regalo… probabilmente adesso non sarei qui a organizzare i contenuti del mio blog fotografico. All’inizio il mio approccio con la fotografia reflex è stato TUTTA pratica e NIENTE teoria. Ricordo ancora che portai quella Kiev in assistenza per eliminare una banda nera orizzontale che, inspiegabilmente, veniva soltanto su alcune foto… solo successivamente scoprii che quando fotografavo con il flash, non dovevo superare il tempo indicato in rosso!!! (syncro-flash)
All’inizio utilizzavo principalmente diapositive, che a differenza dei negativi stampati, mi facevano rendere conto della corretta esposizione (o meno) di una fotografia. Di contro però, c’era la loro “impietosità” alle sovra e sottoesposizioni!
Per il dilemma Nikon vs. Canon, determinante fu l’incontro con lo zio di Katia, appassionato “Canonista” che aveva acquistato da poco una EOS 5 (quella che selezionava il punto di messa a fuoco… “guardandolo”). A dire il vero io nel dilemma non c’ero proprio ancora entrato… ma dopo aver sentito le sviolinate di quest’uomo sui prodotti della Canon… dopo aver toccato con mano, ed essere rimasto affascinato dalla tecnologia della EOS 5… e soprattutto data la mancanza di un nikonista che potesse farmi sorgere dubbi o perplessità… la scelta è stata quasi obbligata: CANON!
Il primo acquisto lo feci proprio da una persona presentatami dallo zio di Katia. Si occupava della vendita usato presso Fotoforniture Sabatini. Comprai una EOS 10… il solo corpo macchina, che rimase lì su uno scaffale della mia camera, senza un obiettivo per poterla utilizzare. Studiavo e ristudiavo il manuale d’istruzioni… poi, appena ho potuto, ho acquistato un EF 50mm f1.8 da Ottica Universitaria,… e da lì iniziò la mia avventura (che continua tutt’ora) con questo prestigioso marchio! Di dimensioni ancora contenute, la EOS 10 è venuta sempre con me, all’interno di un marsupio Invicta, permettendomi così di catturare Enzo Iacchetti seduto al tavolino di un bar su Viale Parioli, o Massimo Lopez al parco a portare a spasso il cane! A quella prima, unica ottica che era il 50mm f1.8, affiancai prima un EF 75-300mm (commissionato a Mario, che andava in vacanza in un posto dove costava meno che a Roma!), e poi uno splendido EF 28-105mm (aquistato usato dalla stessa persona che mi vendette il corpo macchina)
Benché sia stato sempre un appassionato di informatica, l’avvento delle prime fotocamere digitali non suscitò in me particolare interesse, per vari motivi. Inizialmente la tecnologia digitale fu applicata esclusivamente al mercato delle fotocamere compatte (segmento che comunque non si addice ai fotoamatori, neanche per le versioni a pellicola), poi le prestazioni lasciavano molto a desiderare, basti pensare che il ritardo tra la pressione del tasto e lo scatto della fotocamera spesso superava addirittura i 2 secondi. Era questo forse il motivo principale per cui non potevano essere prodotte delle reflex digitali. Anche quando questo problema fu risolto e cominciarono a spuntare le prime reflex digitali, le mie preferenze continuarono comunque ad essere per la pellicola… sia perché, dal punto di vista qualitativo, il digitale e la pellicola non erano neanche lontanamente paragonabili… sia perché, diciamocelo francamente, era una novità assoluta e pertanto molto costosa… e infatti le prime reflex digitali non erano altro che le ammiraglie delle varie case costruttrici, ma in versione digitale (vedi la Canon EOS 1D)
Quando però la Canon decise di produrre e distribuire un prodotto di bassa fascia e basso costo (suppongo nel tentativo di convertire al digitale tutti quei fotoamatori che non avevano milioni di lire da investire), a quel punto la tentazione fu troppo forte per resistervi… e così acquistai on-line la mia prima reflex digitale, una EOS 300D con obiettivo EF-S 18-55mm… alla quale, qualche anno dopo si aggiunse il Battery Grip! (Piccola nota sul 18-55mm: obiettivo mediocre quello lì, a detta di tutti… la Canon non credo lo abbia mai ammesso apertamente, ma di fatto quando uscì la versione IS dello stesso obbiettivo, i difetti ottici imputati al suo predecessore erano stati corretti!)
L’ho sfruttata al massimo quella piccolina, e poi, a fine 2009 ho avuto la possibilità di fare il “salto di qualità”, e passare a quella che è poi la mia attrezzatura attuale, vale a dire: EOS 50D con Battery Grip, e gli obiettivi EF 24-105 f4 IS L, EF 70-200 f4 IS L, che poi sono stati raggiunti a metà 2010 da un EF 50mm f1,4 e da un EF-S 10-22, un obiettivo obbligato se vuoi cimentarti con le distorsioni di un grandangolare spinto (come l’EF 17-40mm f4 L o l’EF 16-35mm f2,8 L), ma non hai un corpo macchina full-frame sul quale poterlo montare!
Ringrazio chiunque abbia avuto la pazienza di leggere fin qui! Buon proseguimento, e soprattutto… BUONA LUCE!
12 Commenti
“Pensandoci bene, la fotografia mi è sempre piaciuta… prima ancora di averne la consapevolezza!” E meno male che te ne sei reso conto, almeno oggi possiamo ammirare le tue fotografie Bravo Simone!!!!!
Grazie Piccoletta!!!
Come hai potuto vedere, il sito ancora non è completo… mancano ancora alcune cosette (una su tutte: il logo iniziale).
Per adesso stò lavorando ai contenuti… visto che per anni, scattavo scattavo, ma non mi sono mai messo a fare editing… adesso mi ritrovo con quintali di materiale da photoshoppare! (…e finché lo pubblicavo su FaceBook, vabbé, poco importava… ma quando si tratta di pubblicarlo su un blog che porta su il mio nome… beh, il discorso cambia!)
Comunque stai tranquilla, appena smaltisco l’arretrato, pubblicherò anche le foto che ti vedono protagonista!
Un abbraccio!
Di passioni ne hai avute tante e tante ne avrai e sono contento per te ma, informatica a parte, credo che questa sia la più duratura e visto che mi hai nominato mi sembra giusto lasciare un commento sugli albori di questa passione.
Tropea, mi si stampa un bel sorriso (misto a sghignazzo) sulla faccia rievocando le foto che facesti in quella vacanza, un posto che si presta a fare delle foto stupende (per tanti motivi), ma tu con la tua reflex immortalasti solamente ombrelloni, peperoncini, salami di vario genere e misure, piselli e pannocchie credo che l’unica foto in cui mi si veda sia quella del cannone.
Beh non posso che farti i complimenti, sei veramente diventato bravo.
Grazie Mirko!
Tropea, quanti bei ricordi, quanti bei simboli fallici!!!
Mi permetto di farti rievocare anche un altro bel ricordo: Praga! Ricordi quanto mi incazzavo quando prendevi la mia macchinetta (la Kodak compatta di mia madre!) e facevi le “foto storte”?? Beh… tanto tempo è passato… e guarda adesso anche io, quante foto storte che faccio! Una bella rivincita da parte tua, no!?
Grandissimo! Complimenti davvero! un saluto da bari!
Grazie Antonella!…. Grazie di cuore!
Ciao!
ciao,
ho visto con curiosità e passione le tue foto.
davvero complimenti!
a presto
simone sciarrillo
Grazie di cuore Simone. Ciao!
Abbiamo la stessa passione, quindi.. non so che dirti.. Complimenti Simone!!
Grazie Mattia! Grazie davvero! Ciao!
Una vera gioia ammirare le tue foto! grazie per i momenti meravigliosi che hai fotografato il 24 alla festa degli Stadio, ci siamo viste in platea e volentieri rivedremo ancora quei momenti che rimarranno x sempre nei nostri cuori!
Grazie di cuore Marina…
…spero di esserci anche il 15 alla Festa di Natale, dove saranno ospiti (tra gli altri) anche gli Stadio… e in caso, ovviamente, spero di rivederti là!
ma tu sei la ragazza che è salita sul palco a fine concerto? Quella che Gaetano ha definito, la fan n.1 degli Stadio? Quella che gli ha regalato quei fantastici ciondoli?!?